I bambini continuano a venire al Paolo Rafiki centre. Arrivano da Ndithini, Bussiani, Kerathani, Kakuko, Mianyani, da tutti i villaggi intorno alla missione.
Ma mi rendo conto che per qualcuno inizia ad essere faticoso. Alcuni vengono a piedi caricandosi i bambini sulle spalle, altri vengono con le moto accollandosi il prezzo del trasporto per venire e per tornare a casa.
Sono iniziati anche i monsoni, piove ininterrottamente per ore e questo rende strade e ponti impraticabili.
Per dare un servizio più funzionale e agevole e per stimolare le famiglie a continuare a venire anche quando io sarò in Italia sto provando alcune ragazze per insegnare loro il lavoro e con l’infermiera sister Lucy stiamo cercando un fisioterapista locale che rimanga ogni giorno a disposizione nella sala riabilitazione.
Ma la necessità più grande e anche la più costosa è quella dell’acquisto di un pulmino adatto per bambini e persone disabili con un autista che vada a prenderli alla mattina per riportarli a casa al pomeriggio.
La mia preoccupazione è che se non diamo al più presto questo servizio le famiglie non potranno più permettersi di venire.
Con i volontari di Piacenza e quelli di Domus della provincia di Torino stiamo cercando di organizzare eventi in Italia per raccogliere fondi.
Ma queste iniziative sono aperte a tutte le persone che vogliono aiutarci, chiunque è disponibile può organizzare cene, concerti, vendita di torte o di oggetti e raccogliere così i fondi necessari per l’acquisto del nostro pulmino.
Paola Pedrini