Oggi è la domenica di Pasqua e insieme ai volontari Andrea, Rachel e Gerard decidiamo di dedicare questa giornata ad alcune famiglie che stiamo seguendo e aiutando.

Nei giorni scorsi mi è venuta un’idea, chiamiamola di “microcredito sperimentale”. Dino, un caro amico italiano aveva donato una piccola somma di denaro per aiutare una famiglia attraverso il microcredito con l’acquisto di galline, mucche o caprette. Dopo circa tre anni le famiglie devono restituire quello che abbiamo dato che noi useremo per aiutare un’altra famiglia in difficoltà. Questa volta però, dopo essermi consultata con sister Nadia e con Antonella di Domus Onlus, abbiamo deciso di utilizzare quel denaro per acquistare una capretta per Victoria, una ragazza di diciotto anni con la sindrome di Down che sto seguendo ormai da un mese al Paolo Rafiki centre.

Viene ogni mattina per un’ora, insieme facciamo diverse attività come scrivere, leggere, disegnare e giocare. È molto affettuosa e in grado di capire sebbene abbia i propri limiti. E questo per lei è diventato ormai un impegno quotidiano, nuovo, qualcosa che non aveva mai fatto. Ed è un grande aiuto per stimolare le sue capacità e la sua creatività. Ho pensato di responsabilizzarla maggiormente dandole anche una capretta da tenere a casa. Sarà la sua capretta di cui dovrà prendersi cura personalmente.

Siamo andati tutti insieme a consegnarla questa mattina e appena ci ha visti arrivare ci è subito corsa incontro, felicissima. Ha preso la capretta, le ha dato un nome e l’ha legata vicino a un cespuglio di erba fresca. Dovrà darle da mangiare, da bere e tra circa un anno la capretta sarà in grado di dare anche il latte. Adesso andrò a trovarla più spesso per rendermi conto se è in grado di occuparsene e per verificare se in lei ci sono stati dei piccoli miglioramenti. Questo è un aiuto per Victoria ma anche per tutta la sua famiglia che ci ha accolto calorosamente nella loro modesta casa a circa un’ora di cammino dalla missione.

Dopo pranzo, nel pomeriggio, andiamo invece a vistare le due famiglie alle quali abbiamo già portato diverse volte cibo, vestiti, materassi e coperte.

Anche questa volta, perché sia anche per loro un giorno di festa, portiamo qualcosa da mangiare, qualche dolcetto per i numerosi bambini e magliette che Gerard ha portato dalla Francia.

 

Paola Pedrini

Comments are closed.